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“WEND LA MITA!”

Durante questi anni trascorsi in Burkina Faso, uno dei miei passatempi preferiti è stato cercare dei proverbi tipici. Leggere o domandare a chi mastica la lingua del luogo e restare ad ascoltare. Uno dei proverbi che più mi è rimasto impresso dice: “Wend la Mita” che letteralmente significa: “È Dio che sa”! Noi possiamo vedere o conoscere ciò che è alla nostra portata o quello che abbiamo acquisito con l’esperienza, ma solo Lui conosce in anticipo e vede al di là. Ed è iniziata proprio così la mia esperienza con ADI-aid. Durante il mio primo anno di Scuola Biblica, ho avuto modo d’incontrare il fratello Douglas Ouedraogo, referente di ADI-aid per il Burkina Faso. E mai avrei immaginato che un semplice video sulla realtà e sul lavoro svolto, potesse stimolare la mia chiamata alle Missioni. Una volta fatta domanda al Dipartimento Missioni Estere ed essere così arrivata sul campo di missione, ho potuto constatare con i miei occhi il bisogno e l’aiuto concreto apportato in questo luogo. Per la prima volta mi sono ritrovata “dall’altro lato”.

I primi mesi ho avuto modo di seguire lo staff di ADI-aid e di poter visitare così i differenti istituti, di assistere alle distribuzioni delle divise e delle scarpe; alle ripartizioni dei viveri per tutte le famiglie e del materiale scolastico per i bambini. Ho avuto modo di iniziare la mia missione nell’Istituto per bambini sordi qui a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, aiutando come interprete e nello specifico facendo lezioni bibliche nella Lingua dei segni locale. Grazie alle donazioni dei sostenitori di ADI-aid è stato possibile far partecipare tutti i bambini sordi (circa 60) ad un campeggio estivo specifico per persone sorde, dove molti di loro hanno dato la loro vita al Signore. Restando vicino alla capitale, ho avuto modo di iniziare un’altra attività evangelistica a Bethel Saonre, dove grazie alla presenza della scuola sostenuta da ADI-aid e della chiesa locale ho potuto vedere i frutti del duro lavoro e poter confermare così, le parole in Giovanni 4:38: “altri hanno faticato, e voi siete subentrati nella loro fatica”. Inutile dire che il bisogno è sempre più urgente, nonostante la prodigiosa amministrazione da parte dei responsabili e dello staff del luogo, che dal poco riescono a tirar fuori molto per sovvenire ad ogni sorta di necessità. C’è tanto altro da fare, ma la cosa che più ti stringe il cuore è pensare a tutti quei bambini che restano tuttora senza sostegno.

Sicura e certa che l’Iddio che dona è un Dio che sa e che, come dicevo, va al di là, noi da parte nostra abbiamo il dovere e l’onere di continuare a sostenere quest’opera meravigliosa non solo con le nostre preghiere ma anche facendo qualcosa di concreto, spargendo la voce e continuando a donare non solo quello che ci è superfluo ma anche quello che ci è necessario per l’avanzamento della Sua opera. Dio vi benedica!

Raffaella CAPASSO
Missionaria Italiana in Burkina Faso